
Il mondo cede. Provo a tenermi all’ultimo baluardo: vederti accudito nell’acqua che apro e chiudo. Prima che apri gli occhi, prima del sottosopra, prima del temporale: lo vedi, lo senti, arriva. Il peso dell’aggrapparmi, mia illusione di sostenere. Io ora inizio a cedere molto prima del mondo, molto prima della natura che si svela, feroce. E’ il momento che tu decida di quale acqua bagnarti. L’acqua che non puoi controllare: uccidi l’instabilità, nasci nell’imprevedibilità. Puoi, devi andare.