

La finestra è presente per la prima volta. Se non fosse per lei - finestra senza tende - saremmo pieni di polvere. Soprammobili dimenticati. La luce entra per addormentarsi. Per sognarsi. Per sognarsi a illuminare. Per scoprirsi a sciacquare. Per risvegliarsi nuda e buia. Avevamo tutti ragione e sbagliavamo! Sono una cattiva persona, come lo siamo tutti. Forse non siamo abbastanza cattivi da passare per buoni. La nostra colpa è la nostra redenzione. La fortuna di un fallimento veloce, un lavoretto onesto. La fortuna di una tragedia evitata - un fallimento vestito da successo, una passeggiata in centro. Avevamo tutti ragione e sbagliavamo!
Tra individualità e collettività, ci dileguiamo. La distanza tra un bambino e la città misura il senso della protezione. Tra amore e imposizione. Qualunque sia l’amore e qualunque sia l’imposizione. Tra una riva e l’altra, nello scorrere si dissolvono. L’amore perde la sua innocenza, l’imposizione trova la necessità. Viene il tempo del sogno e viene il tempo di vestirsi. E vengono veloci. E’ solo il tempo di un respiro, l’attimo eterno dove ci abitiamo. Continuamente cullati, tra le forme. Come una barca nel grembo delle onde.
Dicevo che mi serviva l’oceano, poi appena dentro cercavo la definizione di bagnato. Scappo dalle forme ma ritorno in ciò che le ritaglia e le confeziona. La pelle cerca l’abbandono e la sensazione di bagnato è il suo più intimo sogno. Chi sono io per svegliarla in continuazione? Preme quel limite che confina sempre con qualcosa d’altro. Nasce il livido, figlio di vergogna e imbarazzo per non sapere a chi tendere. Alla forma modellata dalle definizioni? Alla forma definita dalla sostanza stessa che sempre diverrà? Il mare manda onde che chiedono tutte la stessa cosa: quali confini vuoi come pelle? La più bella partita è fuori dal campo di gioco, dove non succede. Il fuori scena è l’essenza di quello che succede dentro. Guardare il punteggio del campo decreterà solamente vittorie e sconfitte. Nulla mi vive senza l’incespicante passo vagabondo che gioca sulla soglia. Nemmeno io.